Corpi in transizione, sospesi tra forma, dissoluzione e densità materica. La mia ricerca si
muove attorno all’idea di identità come forma instabile, in continuo divenire.
Attraverso figure semi-astratte e gesti essenziali, costruisco spazi dove materia e vuoto si incontrano, e ogni apparizione diventa un atto di esistenza.
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Il bianco accoglie ciò che sta per emergere.
Le presenze sono tracce, gesti in divenire, identità che si modellano nel vuoto.
È un tempo originario, dove ogni forma è ancora possibile
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Nel blu, le figure si fanno leggere, interiori.
Sospese tra spazio e pensiero, raccontano un’identità che si costruisce nel silenzio.
È un’immersione nella possibilità del sé, dove il movimento è sempre interiore.
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Il rosso pulsa come una memoria affettiva.
Le figure abitano il desiderio e la tensione, tra forza e fragilità.
L’amore, qui, è materia viva: non consola, ma trasforma.